Labbra gonfie, naso fine, occhi brillanti, incarnato splendente: sono questi gli standard di bellezza diffusi sui social, e riguardano sia donne che uomini. Fanno sentire migliori, perfetti. E così, queste controfigure perfette girano da anni indisturbate, contribuendo a trasformare un filtro in un muro tra ciò che appare e ciò che è.

Filtri che omologano volti e corpi, li uniformano a standard discutibili, cancellando proprio quei dettagli che magari rendono eccezionale ciascuno di noi.

Instagram, alle origini, era un ‘luogo’ abitato da fotografi veri. Oggi sembra un laboratorio di effetti speciali. E i suoi impiegati sono soprattutto i giovani: complici e vittime di questa assurda assuefazione.

Quanto ci metteremo ancora, prima di rompere lo specchio menzognero?


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© Gianluca Sposito