Si chiamava o, meglio, si chiama Zhang Wenming ed è un anziano signore di 83 anni originario di Anhui, nella Cina dell’Est, che ha avuto la brillante idea di simulare la sua morte e il suo funerale. L’uomo ha speso quasi tremila euro per fingere un malore improvviso e organizzare il funerale, con tanto di veglia e corteo funebre per le vie della città. Ed è stato proprio nel pieno della processione che l’anziano ha deciso di svelare la messinscena e di svelare a tutti i presenti (un centinaio di persone) la farsa.
Perché l’ha fatto?
Zhang ha spiegato che il suo obiettivo era capire come i familiari e gli amici avrebbero reagito alla sua morte. Una fiction, però, non gradita alle autorità locali che, ritenendola una mancanza di rispetto verso i defunti, hanno deciso di indagare sull’accaduto.
Attenzione, non è finita. Perché in Brasile non sono da meno e un direttore d’agenzia funebre ha organizzato qualcosa di analogo. «Volevo vedere chi sarebbe venuto», ha poi raccontato.
E in Italia?
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“…e vedere di nascosto l’effetto che fa” (Enzo Jannacci, “Vengo anch’io. No, tu no”, 1968)
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