A dirlo è stata la moglie del più celebre e controverso scrittore francese vivente, il 66enne Michel Houellebecq. Che poi il porno l’ha effettivamente girato, con il collettivo olandese Kirac, contestando – dopo – il contratto sottoscritto.

Ma la storia interessante è quella che riguarda come ci arriva, al porno. Michel Houellebecq sarebbe dovuto partire per il Marocco, un viaggio di nozze organizzato dalla moglie Qianyum Lysis Li che prevedeva come momento centrale un giro per prostitute, rimandato per paura che potessero diventare bersaglio di gruppi islamici. Stefan Ruitenbeek, a capo del collettivo Kirac, ha preso la palla al balzo, e ha informato lo scrittore che ad Amsterdam c’erano delle ragazze giovani, desiderose di avere una storia di sesso con un scrittore famoso, e che loro erano disposti a documentarlo. Detto fatto.

Ora il grande scrittore contesta come sia stato girato, lo sfruttamento della sua immagine bla bla bla. Dice che non aveva letto bene il contratto.

In realtà, Houellebecq è – nella scrittura come nella vita reale – una figura retorica vivente: una antitesi. Che si alimenta dello sconcerto che semina tra suoi lettori e non lettori.


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© Gianluca Sposito