Torno su Ana Obregon e la sua maternità a 68 anni. Sono costretto, perché lei ha svelato di chi è il seme utilizzato: del figlio morto prematuramente.

È la stessa conduttrice spagnola a spiegarlo in un post su Instagram, pensando di porre fine alle polemiche. Che ovviamente non si spengono, anzi. Legalmente lei è la madre di Ana Sandra, nata grazie alla maternità surrogata (vietata in Spagna e in altri paesi); il padre biologico è però il figlio, morto prematuramente a 27 anni e il cui seme era stato congelato – pare – proprio perché lui stesso aveva espresso il desiderio di “avere un figlio” dopo la sua morte. E la mamma – così ha dichiarato – glielo aveva promesso.

Non è stata la stessa Obregon a portare in grembo la bambina, ma altra donna (che potrebbe aver fornito anche il “materiale genetico” da unire a quello del figlio). Quindi, nessun incesto biologico. E la bambina è legalmente sua figlia. Insomma: un affitto temporaneo.

Torno a chiedermi e a chiedervi: è accettabile? E, dopo questo, cos’altro saremo in grado di creare e, conseguentemente, di accettare?


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© Gianluca Sposito