Mi viene segnalato, per un possibile commento, lo slogan adottato nell’ambito della campagna di comunicazione del “brand Italia” nel mondo:

“Open to Meraviglia”

Si tratta della campagna incentrata sulla scelta del Ministero del Turismo (Ministro Daniela Santanché) di utilizzare la Venere di Botticelli in versione influencer per la promozione turistica dell’Italia.

A prescindere dal voler a tutti i costi far ricordare il nostro Paese attraverso una non proprio necessaria commistione di lingue, mi pare ci sia un problema ulteriore: credo che il digramma ‘gl’ (gi-elle) di ‘meraviglia’ all’estero riusciranno a pronunciarlo correttamente solo in alcuni paesi… Non mi pare sia ad esempio possibile per chi parla inglese.

Mi chiedo, dunque, come si possa creare uno slogan che si presume facile ed efficace, ma che non può proprio ‘girare’ (cerco comunque conferme o smentite da linguisti, traduttori e madrelingua).

Non è finita: per questa campagna costata 9 milioni di euro nessuno ha pensato di registrare il nome a dominio italiano dello slogan… nome a dominio che infatti è stato immediatamente accaparrato da una società di marketing. All’indirizzo web è stata piazzata una “landing page” molto divertente, dove spiega che il marketing è, appunto, una cosa seria. Provate anche voi a verificare: www.opentomeraviglia.it

Accidenti, che improvvisazioni tra uso del linguaggio e marketing… Davvero un’ottima pubblicità del Paese…


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© Gianluca Sposito