L’ultima iniziativa della Ferragni: “A Mykonos per il BACHELORETTE di mia sorella”. Un “ADDIO AL NUBILATO” era troppo banale…

Anche nel linguaggio, promiscuo e inutilmente anglofilo, questa ‘eroina’ dei nostri tempi mostra tutta la banalità e la fragilità del pensare e comunicare social. Che è una sorta di transumanza 2.0: un pastore guida le pecore, che seguono belanti.

Peraltro, si tratta di uno pseudoanglicismo (perché viene utilizzato un suffisso di origine francese). E si finisce col confondere la festeggiata (“bachelorette”, appunto) con i festeggiamenti (“bachelorette party”). Americani e inglesi non usano l’espressione così abbreviata. Lo fanno solo i provincialotti stranieri desiderosi di esibire (con i propri connazionali) una presunta modernità anche linguistica.



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© Gianluca Sposito