Oggi, sul Corriere della Sera, viene evidenziato un filo rosso che collegherebbe il luogo del drammatico incidente del bus di Mestre con Ca’ Dario, il palazzo presunto ‘maledetto’ al quale ho dedicato un libro.

L’incidente del bus si è verificato sul cosiddetto cavalcavia della Vempa. Nelle mappe viene identificato come Via Rampa Cavalcavia e vi si accede da Corso del Popolo. Collega Mestre a Venezia e a Marghera. Il viadotto della Vempa si trova sopra i binari della ferrovia, e proprio lì è precipitato il pullman. Il nome deriva dal Palazzo della Vempa, demolito otto anni fa per lasciare il posto a un ostello di ben 320 camere. In origine ospitava un concessionario Lancia e un distributore di benzina. Il proprietario era il conte Fabrizio Sardagna Ferrari von Neuburg und Hohenstein, che nel 1978 divenne proprietario anche di Palazzo Dario a Venezia. Il palazzo non aveva portato bene a molti proprietari prima di lui (morti sospette, omicidi, fallimenti); e anche al conte le cose, da quel momento, non andarono bene (la sorella morì in un misterioso incidente stradale, e lui inciampò in un fallimento).

Così, nel 1985 il conte riuscì a vendere il palazzo veneziano a Raul Gardini. Come sia poi andata anche a quest’ultimo, lo sanno quasi tutti.

Gianluca Sposito, “Ca’ Dario: 500 anni di misteri” – Seconda edizione 2023

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