Ma la vogliamo finire col portare i figli in scena, come se le telecamere Rai fossero la cinepresa familiare di una volta? Dopo la perenne ostensione di moglie e figlio di Amadeus in prima fila a Sanremo – con tanto di continui saluti, baci e balli con ospiti e gag personalizzate – ora è toccato a Fiorello e alla figlia (ospitata nella puntata del 9 marzo del suo programma mattutino “Viva Rai 2”).

Bisognerebbe ricordare anche ai più capaci showman che lo studio televisivo non può mai diventare il salotto di casa, per quanto ci si trovi a proprio agio e si ospitino (dall’altra parte) tante persone.

In altri ambienti, tanto chiacchierati e deprecati (giustamente), tutto questo porta spesso a parlare di ‘nepotismo’. Cosa significa? Storicamente, era la tendenza dei papi, in certi periodi della storia della Chiesa, a favorire i propri familiari. Per estensione, oggi il termine individua il favorire parenti e amici da parte di persone autorevoli, in particolare nella vita politica o nel settore pubblico, al fine di far loro ottenere cariche o uffici.

Nel caso di personaggi del mondo dello spettacolo potremmo dunque parlare di un “nepotismo 2.0”, tipico dei nostri tempi, dove si favorisce una ‘visibilità’ che, diversamente, quei figli e nipoti difficilmente avrebbero. Anche se, poi, trattandosi di “servizio pubblico”, si potrebbero forse svolgere anche altre riflessioni.

E se anche quei figli e nipoti nulla fanno una volta davanti alle telecamere, la loro ostensione è pur sempre un comportamento sgradevole ed imbarazzante. Non è forse reato, ma di certo è cattivo gusto e pessima comunicazione. 

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© Gianluca Sposito