Il film “Blackberry” (2023), disponibile su Netflix, è la storia dell’ascesa fulminea e della catastrofica scomparsa del primo smartphone al mondo. 

Un mondo nel quale questo straordinario apparecchio con l’amatissima tastiera fisica arrivò ad essere scelto da oltre il 45% di tutti gli acquirenti di telefoni cellulari, portando addirittura al conio di una parola – «crackberry» – che indicava una prima forma di dipendenza dai dispositivi, consistente nel controllo ossessivo del proprio smartphone Blackberry. E imponendo un dominio che sembrava duraturo. Poi, il 29 giugno del 2007 venne lanciato l’iPhone. E fu la fine.

Il film, anche se narra una storia che non ha neanche 20 anni, sembra riguardare la preistoria del mondo. E, come l’apparecchio stesso, sprigiona un fascino molto particolare.

Si sconsiglia la visione ai boomers nostalgici e facilmente cedevoli alle lacrime…



No AI Text – Testo realizzato senza l’ausilio di Intelligenza Artificiale / AI text generator


Articolo visibile anche su: LinkedIn, Facebook, Retoricamente, Visiones


© Gianluca Sposito