“Ho sempre giocato con le case. Ho esaminato innumerevoli case, ho comprato case, le ho scambiate con altre case, ho arredato case, decorato case, fatto modifiche strutturali alle case. Case! Dio benedica le case!”: così scrive nella sua autobiografia, a proposito di case, Agatha Christie (1890-1976).

Di case, effettivamente, la regina del giallo ne ha possedute e cambiate tantissime. Anche se fu legata soprattutto ad alcune: a quella d’infanzia (Ashfield), a quella che – appena divorziata e già autrice di successo – comprò nel quartiere Chelsea a Londra, e a quella che, oggi, è uno straordinario museo a lei dedicato nel Devon del sud (Greenway House).

E c’è un legame fortissimo e diretto tra le case vissute dalla scrittrice e le ambientazioni dei suoi libri…

Se vi interessa sapere di più:

“Luoghi non comuni. Dove hanno scritto e vissuto i grandi della letteratura” di Gianluca Sposito, Intra, 2024

Disponibile anche su Amazon:



No AI Text – Testo realizzato senza l’ausilio di Intelligenza Artificiale / AI text generator


Articolo visibile anche su: LinkedIn, Facebook, Retoricamente, Visiones


© Gianluca Sposito