Vorrei celebrare i suoi 80 anni (ieri) ricordando un film straordinario (tra i tanti), anche se forse poco conosciuto e apprezzato: “Re per un una notte”, di Martin Scorsese (1982).

È la storia di un frustrato mammone e aspirante presentatore (Rupert Pupkin) che, non riuscendo a raggiungere il successo per le vie ordinarie, ottiene l’attimo di celebrità col rapimento della star televisiva di cui è fan, interpretata da Jerry Lewis (che mette su una straordinaria versione decadente ed ipocrita di se stesso).

«Meglio re per una notte, che buffone per sempre», sosterrà alla fine. Mah…

Dedico questo ricordo a tutti i frustrati, i mitomani, e quelli del quarto d’ora di celebrità senza meriti.



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© Gianluca Sposito