“King Kong: La historia jamás escrita” è l’edizione in spagnolo, uscita oggi sul mercato internazionale, del mio “King Kong: La storia mai scritta”.

Il libro racconta di che fine abbiano fatti i ‘pupazzoni’ giganti creati dal premio Oscar Carlo Rambaldi per gli effetti speciali di “King Kong” del 1976 (quando ancora il digitale non esisteva e i ‘mostri’ bisognava realizzarli in altro modo…).

A tutto il mondo fu fatto credere che il protagonista del film fosse un girante robotizzato di oltre 15 metri realizzato per l’occasione. È vero: Rambaldi ne creò uno, che però lavorò sul set molto, ma molto meno di quanto si sia mai pensato… E quello della scena finale (vi ricordate lo scimmione a New York sulle “Torri Gemelle”?) è una versione diversa…

Questi due Kong solo dopo il film cominciarono a lavorare molto di più, comparendo in varie parti del mondo e diventando vere e proprie attrazioni turistiche. In Italia molti ricorderanno ancora il Kong esposto a Fiabilandia a Rimini; e in Sud America è celebre la presenza dell’altro Kong, in giro tra l’Argentina e il Brasile, con mille congetture (e polemiche) su quale sia stata poi la sua fine.

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© Gianluca Sposito