“Giro di vite” di Henry James è uno dei più suggestivi racconti del mistero, sempre al confine tra realtà e soprannaturale.

È il racconto che ha ispirato film e serie tv, proposto da Edizioni Intra nella sua prima traduzione italiana.

La copertina non è adeguatamente inquietante? Credetemi: giorni e giorni per cercare quella che più si addicesse al tema. E, poi, finalmente questa. Bellissima.

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Giro di vite (The Turn of the Screw) è un romanzo breve apparso originariamente a puntate nel 1898. Protagonisti sono Flora e Miles, due bambini perseguitati dai fantasmi di un’istitutrice e di un maggiordomo, e intrappolati in una sorta di “tirannica atmosfera”. È solo in apparenza una storia di fantasmi: pur muovendosi entro i collaudati schemi del romanzo gotico, l’autore orchestra una favola che ha i contorni dell’incubo e che fa dell’ambiguità la sua vera cifra. Insomma, ai classici motivi del racconto nero, “gotico”, James unisce una sottile indagine psicologica, consegnando al lettore uno dei più suggestivi racconti del mistero, sempre al confine tra realtà e soprannaturale. Il racconto ha rappresentato punto di riferimento e di ispirazione per numerose opere cinematografiche e televisive (tra le tante: The Innocents, 1961; The Others, 2001; The Haunting of Bly Manor, 2020). Lo si propone nella prima, storica traduzione italiana del 1934 a cura di Gerolamo Lazzeri per consentire ai lettori di immergersi nel contesto, anche linguistico, dell’epoca.

SCHEDA DEL VOLUME:


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© Gianluca Sposito