Gli antichi retori romani parlavano di “quantum opus et quantum satis est” (“quanto è necessario e sufficiente” – Quintiliano). Poi, però, di questa indicazione ci siamo davvero dimenticati.

Nella comunicazione la brevità è, invece, un requisito fondamentale. La ricerca della brevità deve portarci alla ricerca dell’essenziale. Ma cos’è, e come si realizza? Anzitutto, allontaniamo impostazioni quantitative di un requisito che è sostanzialmente qualitativo: non possiamo ‘quantificare’ ciò che può essere necessario e sufficiente (‘qualità’) con la misurazione del tempo o dello spazio (‘quantità’).

L’unica soluzione possibile è dunque culturale: occorre una precisa formazione volta a far comprendere che la ricerca dell’essenziale parte proprio dalla corretta individuazione degli elementi fondanti un discorso, e dalla loro altrettanto corretta ed efficace disposizione e trasmissione. La conoscenza (quanto meno basica) di grammatica e retorica può consentire a chiunque di noi di capire che qualunque discorso non può essere una serie di elementi affastellati ma un disegno organico, una totalità compiuta e anche semanticamente coesa, trasmessa attraverso adeguate forme linguistiche ed espressive.

Chi riesce a padroneggiare questi elementi riuscirà con naturalezza a rispondere a qualunque contesto ed esigenza oratoria: comunicando cioè correttamente, brevemente ed efficacemente. Sottraendo, e non aggiungendo. E, alla fine, vivendo anche con molto meno stress qualunque forma di comunicazione.

Less is more phrase and pencil on red background. Business concept.

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© Gianluca Sposito