Category: Comunicazione e Linguaggio

Ripley!

La serie Netflix “Ripley” è quanto di meglio sia stato proposto dalle piattaforme negli ultimi anni. Innanzitutto, propone una ormai quasi introvabile narrazione temporale lineare, senza quei continui flashback e flashforward (sarebbe meglio dire analessi e prolessi) divenuti la regola ma a mio avviso insopportabili. Poi c’è l’uso del bianco…

Tra l’incudine ed il martello

Oggi pomeriggio a Padova parteciperò ad un seminario organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati su una tematica estremamente delicata e stimolante: i rapporti tra avvocatura e massmedia. Ovviamente interverrò sul piano della comunicazione, concentrandomi sulle difficoltà che gli avvocati mostrano nell’individuare correttamente il pubblico al…

Laboratorio di public speaking

Oggi alle 15 nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino per il primo dei tre incontri del Laboratorio Giuridico in Public speaking, tecniche di comunicazione giudiziaria e retorica forense. Con i nostri ospiti parleremo di comunicazione paraverbale e non verbale, e della gestione dello stress dell’oratore. Evento riservato ai soli…

Nepotismi 2.0: dai papi a Fiorello e Amadeus

Ma la vogliamo finire col portare i figli in scena, come se le telecamere Rai fossero la cinepresa familiare di una volta? Dopo la perenne ostensione di moglie e figlio di Amadeus in prima fila a Sanremo – con tanto di continui saluti, baci e balli con ospiti e gag personalizzate…

Indulgenza o perfidia, il non ricordare?

Ieri l’attrice Giuliana De Sio, in un’intervista al Corriere della Sera, all’invito del giornalista a scrivere un libro sulla sua vita, ha così reagito: “Non lo farò mai. E poi non mi concedo niente, neanche i ricordi, neppure i falsi ricordi”. Allora sarebbe interessante chiederci: è un atto di indulgenza…

Abbinamenti

Le classifiche dei bestseller Amazon sono luoghi in cui può capitare di tutto. Ecco, per esempio, come in questa settimana con questo mio libro sulla comunicazione sia riuscito a stare davanti a Putin. Purtroppo Vannacci è in altra classifica e, comunque, al momento oggettivamente irraggiungibile (per tutti). Ma in questo…

Te voglio bene assaje

Quando non c’erano né Geolier, né Sanremo, né Amadeus, c’era una canzone napoletana che segnava il passaggio dalla musica popolare alla canzone d’autore: era il 1839. Sull’origine, il dibattito ferve ancora: il testo sembrerebbe attribuibile al poeta Raffaele Sacco, mentre la musica al maestro Filippo Campanella (ma c’è anche chi…

Travolt(i) dalla banalità

In uno spettacolo complesso qualcosa può non riuscire, certo: si può spegnere un faro, si può rompere un microfono, può cadere qualcosa.  Ma che si debba pensare, scrivere e poi fare cose stupide, e riderne pure, può essere evitato. Perché non si tratta di un imprevisto ma di cose da…

L’analfabetismo napoletano a Sanremo

A quanti pensano che Geolier a Sanremo abbia portato un ‘testo’ in napoletano voglio dire che non è così. Quella di Geolier è una orribile neolingua napoletana, frutto dell’atteggiamento generale di molti che, col napoletano come con l’italiano e altre lingue, non si pongono problemi e pensano di scrivere come…