Quello dello scrittore è un mestiere faticoso… Prendete l’inventore di “James Bond”: Ian Fleming (1908-1964) non scrisse nella natia Londra le opere che lo resero celebre. No: le scrisse tutte nella sua amata tenuta giamaicana, “Goldeneye”, acquistata nel 1946 (e, dunque, ben prima del successo).

Diede alle stampe un libro all’anno dal 1952 al 1964, lavorando solo nei due mesi invernali che trascorreva in Giamaica e solo quattro ore al giorno (tre al mattino e una nel tardo pomeriggio). 

Del resto, Fleming dubitava fortemente di poter scrivere lontano dal “magnifico vuoto di una vacanza giamaicana”. E come dargli torto?

p.s. Ian Fleming aveva alle spalle una famiglia piuttosto ricca. Ma non è andata sempre così, la vita, per tanti grandi della letteratura…

“Luoghi non comuni. Dove hanno scritto e vissuto i grandi della letteratura” di Gianluca Sposito, Intra, 2024

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