«La mia paura è la mia essenza, e probabilmente la parte migliore di me stesso», scriveva Franz Kafka nelle “Lettere a Milena”.

La paura è forse una delle pulsioni dominanti delle nostre esistenze: quell’emozione che spesso ci immobilizza, altre volte ci tiene in vita.

Ma qual è l’origine di questo termine? E quante sono le parole della paura?

Partiamo da queste ultime: paura, certo, ma anche timore, terrore, orrore, spavento, fobia, angoscia, panico…

La parola ‘paura’ deriva dal latino ‘pavor’: la sua etimologia è da ricondursi alla radice indoeuropea ‘pat-‘ che significa letteralmente ‘percuotere’ e, in senso figurato, incutere timore, atterrire. Da questa radice deriva il latino ‘pavor’ (‘paura, timore’) dal verbo ‘paveo’. Quest’ultimo significa, appunto, ‘sono percosso, sono abbattuto’ e, in senso lato, ‘io temo, io ho paura’.

La paura deriva, molto spesso, da ciò che non si conosce o semplicemente non si vede. E nasce, altrettanto spesso, in un contesto che dovrebbe invece fornire serenità e sicurezza: quello di ‘casa’…

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© Gianluca Sposito