A rivederlo dopo quasi dieci anni è ancora più bello, “Non essere cattivo” (scritto e diretto da Claudio Caligari, 2015), con Luca Marinelli e Alessandro Borghi al loro primo incontro cinematografico.

Cesare e Vittorio sono amici d’infanzia e fratelli di vita, a Ostia, in un 1995 tormentato da droghe sintetiche, cocaina e dai fantasmi dell’AIDS. Un paesaggio urbano squallido e, soprattutto, gelido. Un paesaggio che non dà altre prospettive e che rimane un deserto di alternative e di senso.

La vita di Cesare e Vittorio trascorre, così, tra baratro e salvezza, tra un passo in avanti e due indietro. Forse non sono cattivi: sono solo imperfetti, forse a volte grotteschi, ma certamente umani. Persone e mai personaggi.

Un film che incantò la Mostra di Venezia e che il suo autore, Caligari, non riuscì purtroppo a vedere completato (la post-produzione venne seguita dall’amico Valerio Mastandrea, anche produttore).

Uscito quando lo streaming ancora non c’era, è un film potente anche sul ‘piccolo’ schermo, da rivedere. Disponibile su RaiPlay.

Ph. Angelo Turetta

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“A Vitto’, ‘a vita è dura e si ‘n sei duro come ‘a vita non vai avanti”.


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© Gianluca Sposito