Sapete chi morì, da solo e a 46 anni, in questa stanza d’albergo a Parigi? Tale “Sebastian Melmoth”: l’ultimo falso nome usato da Oscar Wilde.

Inseguito dalla stampa e dalla famiglia, durante una fase finale della sua vita fatta di dissipazione, di viaggi senza meta, di povertà crescente e di salute sempre peggiore, lo scrittore arriva a Parigi, occupando la stanza numero 16. Vi morirà, solo, il 30 novembre 1900.

La stanza è ancora disponibile (come “Oscar Wilde Suite”), anche se non presenta gli arredi originali ed è stata rimodernata con decorazioni eccentriche che vorrebbero ricordare lo stile dell’autore irlandese.

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“Luoghi non comuni. Dove hanno scritto e vissuto i grandi della letteratura” di Gianluca Sposito, Intra, 2024

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