Un evento drammatico, improvviso e imprevedibile, sconvolge la sua vita e lei, Edee, fa quello che tanti dicono di voler sempre fare ma che nessuno realmente è capace di fare: andar via da tutto. Davvero.

Edee (Robin Wright, qui anche al suo esordio da regista) si ritrova incapace di rimanere in contatto col mondo che conosceva. Di fronte ad un ambiente incerto, decide di ritirarsi nella magnifica natura delle montagne rocciose, nel Wyoming, dove acquista una piccola baita diroccata. Senza auto, senza telefono, senza alcuna comodità e contatto col mondo esterno, che per lei sarà solo la Natura altrettanto dura ed imprevedibile. Avviando, così, un percorso che appare di espiazione, se non di vera e propria autodistruzione.

Eppure, conoscerà casualmente “Miguel”, interpretato dal bravo attore messicano (già candidato all’Oscar) Demián Bichir. Ma attenzione: nessuna storia d’amore o altre cose banali e prevedibili. Molto di più: qui siamo nell’esplorazione più profonda e nella valorizzazione assoluta dei rapporti umani. E il finale – attenzione: lacrime in discesa libera – è la sublimazione del dolore e dell’esistenza.

“Land” (2021) è un film intimo e davvero commovente. Non lascia indifferenti.

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Disponibile in streaming su Netflix.


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© Gianluca Sposito