A sinistra il padre. A destra il figlio. Un cognome unico: Nicholson. E, ora, un ghigno che ne diventa il marchio di fabbrica.

Ray Nicholson è uno dei protagonisti di “Smile 2”, atteso sequel dell’horror rivelazione del 2022, da ieri nei cinema.

Il film vede come protagonista Naomi Scott ed è ambientato nello scintillante mondo della musica. La star di Aladdin presta il volto alla popstar internazionale Skye Riley, terrorizzata da efferati eventi soprannaturali e da individui che sfoggiano demoniaci sorrisi…

È più una fortuna o una difficoltà essere figli di un’icona del cinema come Jack Nicholson? Per la produzione di “Smile 2” non è stato certo un problema ma un’opportunità a lungo cercata, quella di coinvolgere l’unico attore geneticamente in grado di sfoggiare un volto e un’espressione del tutto spaventosamente simili a quelli di Jack Torrance di “Shining” (1980).

Che, poi, le somiglianze possano finire qui, lo vedremo. Ricordiamo anche cosa disse il padre Jack a conclusione del suo discorso mentre ritirava il primo (dei tre) Oscar per “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (1975):

“Vorrei ringraziare il mio agente: circa una decina di anni fa mi disse che non avevo nessuna possibilità di fare l’attore. Grazie.” (da “Discorsi da Oscar” di Gianluca Sposito, Intra, 2022)

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© Gianluca Sposito