È forse in questa frase, pronunciata da uno dei protagonisti, tutto il senso di “Ultima notte a Tremor”, serie spagnola dal 25 ottobre su Netflix.

8 episodi lunghi come 8 film (regia di Oriol Paulo) nei quali il protagonista Alex (Javier Rey) è un compositore – di successo ma in crisi personale e lavorativa – che si trasferisce nella cittadina costiera di Tremor, nel nord della Spagna. Una meravigliosa casa isolata, su un promontorio a picco sul mare – straordinarie, anche in questa serie, le riprese del paesaggio (grazie, droni!).

Una sera, durante una tempesta, viene colpito da un fulmine. Da quel momento, comincia ad avere visioni del destino suo e dei suoi cari, tragico e apparentemente ineluttabile.

Una serie piuttosto lunga perché lunga e complessa è la storia che racconta, e che muta più volte. Fino all’ultima puntata si possono solo avanzare ipotesi su quale è la realtà e quale la “destinazione finale”: le svolte narrative sono improvvise e scompigliano qualunque nostra previsione.

Alex, tormentato da visioni e incubi allarmanti, tra il mistico ed il paranoico, sembra lottare contro un destino già scritto. Quanto possono incidere le sue scelte? Ci può essere una seconda occasione?

“Ultima notte a Tremor” è un racconto pieno di tensione, che parla appunto di morte e rinascita, di destino e di libero arbitrio.

Trailer:

https://www.netflix.com/it/title/81610976


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© Gianluca Sposito