La serie si apre con Vincenzo Palmieri (Salvatore Esposito), ispettore di polizia e allievo del leggendario commissario Rizzo, detto “Piedone”. Dopo anni trascorsi all’estero, Palmieri torna a Napoli per affrontare il suo passato e dimostrare che i suoi metodi anticonvenzionali sono efficaci in una città complessa come la sua. Affiancato dalla commissaria Sonia Ascarelli (Silvia D’Amico), una poliziotta determinata e ligia alle regole, e dall’ispettore aggiunto Michele Noviello (Fabio Balsamo), Palmieri si trova a risolvere casi ispirati a fatti di cronaca reali, esplorando le contraddizioni di una Napoli in continua trasformazione. 

Omaggio a Bud Spencer

La serie (regia di Alessio Maria Federici) rende omaggio al celebre commissario Rizzo interpretato da Bud Spencer negli anni ‘70, senza però cadere nella trappola dell’imitazione. Salvatore Esposito, noto per il suo ruolo in “Gomorra”, porta sullo schermo un personaggio che, pur ispirandosi al suo mentore, sviluppa una propria identità, affrontando temi contemporanei e utilizzando metodi investigativi moderni. La serie 2024 è, piuttosto, un vero e proprio spin-off dei film interpretati dall’indimenticata Carlo Pedersoli (il figlio Giuseppe Pedersoli è tra gli autori della serie). 

Interpretazioni e personaggi

Esposito offre una performance convincente, incarnando un ispettore segnato da traumi personali ma determinato nella sua missione. Silvia D’Amico, nel ruolo della commissaria Ascarelli, rappresenta una figura femminile forte e indipendente, lontana dagli stereotipi, mentre Fabio Balsamo aggiunge una nota di leggerezza con il suo ispettore Noviello. 

📍Location 

Eccoci al punto forte: Napoli non è solo il set, ma una protagonista vibrante e ricca di carattere. La serie esplora la città in lungo e in largo, dalle atmosfere popolari del Rione Sanità e dei Quartieri Spagnoli, con le loro storie di resilienza, agli eleganti lungomare di via Partenope e via Caracciolo.

Luoghi iconici come il Porto di Napoli, il Palazzo della Città Metropolitana in Piazza Matteotti e l’Università Parthenope al Centro Direzionale aggiungono un tocco di modernità alla narrazione. Il cuore storico pulsa attraverso via Duomo, Piazza Mercato e la Galleria Principe di Napoli, dove gli antichi palazzi si intrecciano con le scene clou della serie.

Napoli si trasforma, così come sempre, in un palcoscenico straordinario, capace di conferire autenticità e magia a ogni scena. Qui la città non è solo uno sfondo, ma un vero personaggio, capace di raccontare, ispirare e incantare. 

Nella narrazione c’è qualche prevedibilità. Tuttavia, il prodotto televisivo c’è e si fa gustare soprattutto per l’inimitabile contesto e per quel fraseggio e quella espressività tutte partenopee che possono già bastare.


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© Gianluca Sposito