Quando, nel 2021, ho visitato Ca’ Dario, ospite della proprietà (che desidera, ancora oggi, restare ‘anonima’) non sono entrato al solo scopo di far realizzare un servizio fotografico e completare un mio libro, ma per chiudere un cerchio aperto sin da quando ero un ragazzino.

Fu allora, infatti, che conobbi Ca’ Dario e cominciai ad appassionarmi alla sua storia e ai suoi misteri.

Per chi non la conoscesse, Ca’ Dario è una storica dimora affacciata sul Canal Grande, a Venezia, inconfondibile tra tutte per la sagoma inclinata (a causa di antichi cedimenti delle fondazioni), gli elegantissimi rosoni e i marmi policromi (una delle prime e più eleganti manifestazioni del Rinascimento a Venezia).

Eppure, così tanta bellezza, opulenza e ammirazione sono state da sempre accompagnate da una fama sinistra. Una vera e propria ‘maledizione’ che inseguirebbe i suoi proprietari (e non solo), manifestatasi già con gli eredi del suo ideatore (1479) e primo padrone, Giovanni Dario, e poi proseguita seminando omicidi, suicidi, fallimenti, disgrazie d’ogni tipo tra coloro che hanno provato a ‘possedere’ il Palazzo. Letterati, diplomatici, nobili veri e finti, imprenditori, possidenti: tutti prima o poi sembrano aver dovuto fare i conti con Ca’ Dario. Fino all’ultimo, suo grande proprietario: Raul Gardini, che si tolse la vita nel 1993.

In 500 anni di storia a questo straordinario palazzo sono stati affibbiati epiteti e nomignoli cruenti e spaventosi: da “la maledizione di Ca’ Dario”, a “il palazzo maledetto” e “la casa che uccide”. Fino a far parlare i veneziani di un “palason sensa el paron”, di un Palazzo che non riesce a trovare un padrone. O, forse, semplicemente non lo vuole.

Cosa c’è di vero? Forse nulla; ma, di certo, questo splendido palazzo veneziano – non aperto al pubblico eppure tra i più celebri al mondo – è in vendita da anni. Pesa certamente il prezzo (ora 18 milioni di dollari, anziché gli iniziali 20), ma anche quel fascino sinistro che impone a molti di parlarne e, a quei pochi che potrebbero possederlo, di starne comunque alla larga.

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“Ca’ Dario: 500 anni di misteri”, Intra, seconda edizione a colori 2023

https://www.amazon.it/dp/B0CF4NX5K2


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© Gianluca Sposito