Sono passati 51 anni da quando Elton John ha pubblicato uno degli album più iconici della sua carriera e uno dei più amati di sempre nella storia della musica pop e rock. “Goodbye Yellow Brick Road”, pubblicato il 5 ottobre 1973, ha catturato l’immaginazione di milioni di fan in tutto il mondo e continua a farlo oggi.

Il titolo è una palese citazione da “Il mago di Oz” (celebre romanzo per ragazzi di L. Frank Baum e altrettanto celebre film di Victor Fleming del 1939): il riferimento è al sentiero con le mattonelle d’oro percorso da Dorothy e i suoi amici alla ricerca del Mago di Oz, prima di capire che ciò che cercavano era sempre stato con loro.

Ma è anche la metafora dell’addio all’innocenza e alla spensieratezza, e del passaggio ad una fase più matura e più consapevole della vita.

Il doppio LP di “Goodbye Yellow Brick Road” fu pubblicato il 5 ottobre del 1970 e entrò ad un soffio dalla Top 15 della Billboard 200 dove ben presto salirà fino alla prima posizione, dove rimarrà per ben otto settimane diventando l’album del 1974 più venduto negli Stati Uniti. Arrivò al primo posto anche nel Regno Unito, in Canada e in Australia ed è ad oggi considerato uno dei dischi migliori di Sir Elton John.

Testo e musica straordinari. Peccato all’epoca avessi solo 6 mesi.

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When are you gonna come down

When are you going to land?

I should have stayed on the farm

I should have listened to my old man

You know you can’t hold me forever

I didn’t sign up with you

I’m not a present for your friends to open

This boy’s too young

to be singing the blues

So goodbye yellow brick road

Where the dogs of society howl

You can’t plant me in your penthouse

I’m going back to my plough

Back to the howling old owl in the woods

Hunting the horny back toad

Oh I’ve finally decided my future lies

Beyond the yellow brick road

What do you think you’ll do then?

I bet that’ll shoot down your plane

It’ll take you a couple of vodka and tonics

To set you on your feet again

Maybe you’ll get a replacement

There’s plenty like me to be found

Mongrels who ain’t got a penny

(“Goodbye Yellow Brick Road”, 1973, testo di Bernie Taupin, musica di Elton John)


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© Gianluca Sposito