Gassman, Sordi e Manfredi protagonisti di un giallo? Ma certo, una parodia dei giall: “Crimen” (regia di Mario Camerini, 1960).
Una parodia in cui sei diversi personaggi, tutti accomunati dal fatto di essere su un treno diretto a Montecarlo, sono sospettati dell’omicidio di un’anziana milionaria di origine olandese.
Quello che più interessa agli autori (tra i quali lo sceneggiatore prediletto da Sordi, Rodolfo Sonego) non è la trama gialla, ma la descrizione di alcuni poveracci attratti dal miraggio della ricchezza facile; e i tre protagonisti maschili, presentati uno dopo l’altro nella prima sequenza, impersonano i tipi di italiano che saranno protagonisti della commedia all’italiana degli anni Sessanta: il “proletario cafone” (Manfredi), il “piccolo-borghese arrivista” (Gassman), il “borghese arrivato” (Sordi).
Ne parlo oggi perché, quasi trent’anni fa, quasi trent’anni fa, il 16 agosto 1995, usciva nelle sale il film di Benicio Del Toro “I soliti sospetti” (con Kevin Spacey) nel quale la scena cult in cui c’è il confronto dei sospettati è un dichiarato omaggio proprio all’italiano “Crimen” del 1960.
No AI Text – Testo realizzato senza l’ausilio di Intelligenza Artificiale / AI text generator
Articolo visibile anche su: LinkedIn, Facebook, Retoricamente, Visiones
© Gianluca Sposito