Lo straordinario attore in costante oscillazione tra ruoli comici e ruoli drammatici è il protagonista de “Il giocattolo” (di Giuliano Montaldo, 1979). Un cult uscito alla fine degli anni ’70 dopo un periodo storico, politico e sociale segnato dalle rivolte studentesche, dal terrorismo rosso e nero e da altrettanti fatti di sangue che hanno stravolto l’Italia dopo l’esuberante età del boom economico.

È un film duro, spietato e tragico, anche beffardo nei confronti dei ‘poliziotteschi’ italiani e stranieri di quegli anni. Vi partecipa, tra gli altri, l’indimenticato Vittorio Mezzogiorno. Musiche di Ennio Morricone.

Lo sguardo attento, la postura e la precisione del protagonista sembrano ricordare i tiratori olimpici di queste settimane. Ma il film ha tutt’altro obiettivo: dimostrare che un’arma fuori dai contesti sportivi è solo un mezzo per uccidere o essere uccisi.


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© Gianluca Sposito