Se su Google digitate “Geronimo Meynier”, Google segnala che le persone hanno chiesto anche: “Che fine ha fatto Geronimo Meynier?”.
Quanti di voi lo ricordano? E anche se lo ricordano, forse ne ricordano solo i lineamenti da bravo ragazzo, lo spilungone presente in tanti film di successo tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 del secolo scorso: “La grande guerra” (1959), “Vacanze d’inverno” (1959), “Totò Fabrizi e i giovani d’oggi” (1960), “Tototruffa ’62” (1961), “Roma” (1962), “Romeo e Giulietta” (1964).
Nato a Fiume nel 1941, aveva esordito addirittura a meno di 14 anni in un film di Franco Rossi (“Amici per la pelle”, 1955). Diviene popolarissimo e uno dei più promettenti giovani attori del cinema italiano.
Poi, improvvisamente, nel 1964, dopo il notevole successo di “Romeo e Giulietta”, a soli 23 anni, si ritira. Negli anni seguenti farà perdere le sue tracce.
Di lui ci si ricorderà di nuovo in anni recenti perché a Milano, dove viveva nel quartiere Stadera, nel 2021 morirà a causa del Covid a 79 anni.
Il suo volto, e la sua bravura, sono però ricordate ancora oggi da molti, anche all’estero.
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© Gianluca Sposito