“Per chiunque che, come Charlie, il personaggio che ho interpretato, lotti contro l’obesità o per chiunque si senta semplicemente in un mare oscuro: voglio che sappiate che anche voi avete la forza di alzarvi in piedi e andare verso la luce. E le cose belle accadranno”.

Ieri uno degli Oscar più scontati: quello a Brendan Fraser per aver interpretato Charlie, un solitario insegnante di inglese con gravi problemi di salute causati dalla sua grave obesità, che cerca di riavvicinarsi alla figlia adolescente.

Da sex symbol di Hollywood alla strenua lotta contro l’obesità, Brendan Fraser è tornato e lo ha fatto in grande stile. La sua è una storia di riscatto: è la vita, vera, di un attore che è passato dall’apice del successo – erano gli anni Novanta e lui aveva poco più di vent’anni – al lento declino, con una parabola costellata di problemi fisici e psicologici.

Premiato poche settimane come Miglior interprete anche al “Critics Choice Awards”, Fraser aveva già lasciato il segno con una dedica strappalacrime, che sintetizza in una frase quella che è stata anche un po’ la sua lotta:

“Per chiunque che, come Charlie, il personaggio che ho interpretato, lotti contro l’obesità o per chiunque si senta semplicemente in un mare oscuro: voglio che sappiate che anche voi avete la forza di alzarvi in piedi e andare verso la luce. E le cose belle accadranno”.

Nel suo caso, un meritato premio Oscar, a coronamento di una straordinaria risalita.


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