🎬 “Mimì – Il principe delle tenebre” (2023), diretto da Brando De Sica, è appena approdato su Sky ed è una favola horror iperrealista, intensa e sorprendente. Un film che osa, e lo fa a modo suo, mescolando suggestioni gotiche e tensione urbana, tra Dracula, cantanti neomelodici e ombre alla Gomorra.

🌕 La trama ruota attorno a Mimì, giovane introverso e segnato da una condizione fisica che lo rende oggetto di scherno e isolamento. Vive ai margini, in una Napoli sotterranea e distorta, e proprio in quella marginalità si apre uno spazio per il sogno, per il sangue, per l’amore.

🎥 Atmosfere, fotografia e montaggio sono tra i punti più alti dell’opera: una Napoli alternativa, quasi immaginaria, tra luci al neon e tunnel umidi, dove l’orrore non è tanto il mostro ma lo sguardo degli altri.

📚 Il film è denso di riferimenti: da Nosferatu a Freaks, da Carmilla a certa letteratura decadente. C’è un accumulo di spunti narrativi, sì, e qualcuno potrebbe faticare a seguirne il filo. Ma questa sovrabbondanza si trasforma quasi in linguaggio, in codice visivo, in dichiarazione d’intenti.

🩸 L’horror, qui, è solo uno strumento simbolico. Attraverso la figura mostruosa e romantica di Mimì, De Sica ci parla di diversità e deformazione, ma anche di come la società emargina chi non rientra nei canoni dominanti. Ci parla di realtà distorte, percezioni soggettive, malattia, dolore psichico, amore deviato, amore salvifico.

🎭 A sostenere questa visione ci sono due interpreti straordinari: Domenico Cuomo, intenso, malinconico, sempre sul filo tra fragilità e rabbia; Sara Ciocca, ipnotica e perturbante, una femme fatale giovanissima che incanta e inquieta. Straordinariamente efficace nello ‘sdoppiamento’ finale…

🎯 “Mimì – Il principe delle tenebre” è un film coraggioso, che rompe le convenzioni del cinema di genere italiano e si concede il lusso di essere libero, disordinato, poetico.


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