Perché coloro che hanno una formazione giuridica, e magari anche un ruolo istituzionale, sono tra quelli che con più frequenza violano regole basilari della comunicazione?

Procediamo con grado. L’espressione “carico residuale”, passata recentemente all’onore della cronaca perché pronunciata dal Ministro degli Interni Piantedosi, potrebbe essere un’espressione che fa uso, tecnicamente, della retorica. In concreto, si tratterebbe di una perifrasi eufemistica. L’eufemismo e le perifrasi eufemistiche vengono suggerite dalla retorica quando vi è la necessità o l’opportunità di evitare l’utilizzo di termini o espressioni. I motivi? Molti: ad esempio, decenza, pudore, rispetto per il prossimo.

Il rispetto per il prossimo imporrebbe, tuttavia, anche di non utilizzare – neanche in documenti formali o burocratici, men che meno con i media – termini o espressioni che implicitamente lo negano.

Non è, questo, un post sul problema politico (e non) degli sbarchi e sulla gestione dei migranti. È un post sulla gestione delle parole, e l’uso che il Ministro degli Interni Piantedosi fa delle parole non è corretto (avrei potuto suggerire altre perifrasi, se proprio necessarie) perché, magari non volendo, ha comunque realizzato una perifrasi eufemistica dando paradossalmente rilievo al non detto (la zavorra umana?), e in fin dei conti danneggiando anzitutto la sua comunicazione e la sua autorevolezza. (…)


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