Ho avuto modo di imbattermi in un film del 2021 che non avevo ancora visto e che vorrei comunque segnalarvi. “Il ballo delle pazze” è diretto, co-sceneggiato e co-interpretato da Mélanie Laurent, e tratto dall’omonimo romanzo di Victoria Mas.
Siamo a Parigi, nel 1885, e l’ospedale della Salpêtrière è né più né meno che un manicomio femminile. Le internate non sono più tenute in catene come nel Seicento, ma vengono comunque chiamate indistintamente “isteriche” e curate con l’ipnosi dall’illustre dottor Charcot. Sono strettamente sorvegliate, tagliate fuori da ogni contatto con l’esterno e sottoposte a esperimenti a dir poco azzardati e quasi sempre impietosi. In realtà, buona parte delle cosiddette alienate sono donne scomode, che le famiglie d’origine hanno abbandonato in ospedale al solo scopo di sbarazzarsene.
Un elegante thriller psichiatrico, tra visioni spettrali e abusi istituzionali, fondato sui conflitti tra libertà e costrizione, libero arbitrio e manipolazione, voci spirituali e moduli scientifici, sottomissione femminile e potere maschile.
Un film anche allegorico, che trasla nello spazio claustrofobico e disumano della clinica tutti i problemi della società patriarcale di allora, quando essere una donna era ancora più difficile di oggi.
Da riscoprire.
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© Gianluca Sposito