
Vi siete mai chiesti quanto basta perché la storia prenda una piega pericolosa? “The Order” (2025), diretto da Justin Kurzel, non dà risposte rassicuranti. Non è solo un thriller teso e magistralmente interpretato, ma un avvertimento su come il passato non sia mai davvero lontano. Basato su eventi reali, il film racconta l’ascesa di un gruppo suprematista bianco negli anni ’80, ispirato alla figura di Robert Jay Mathews, e la disperata corsa contro il tempo di un agente dell’FBI per fermarlo prima che la violenza si trasformi in qualcosa di irreversibile.
Jude Law è bravissimo nel ruolo dell’agente Terry Husk, un uomo che non può permettersi di fallire. La sua interpretazione è tutta negli sguardi tesi, nella determinazione ossessiva, nella consapevolezza che un singolo errore potrebbe cambiare tutto. Dall’altra parte, Nicholas Hoult nei panni di Mathews è glaciale, magnetico, un fanatico che crede davvero in ciò che dice, e proprio per questo spaventa più di qualsiasi villain da manuale.
Il film non si limita a ricostruire un fatto di cronaca nera: Kurzel infonde ogni scena di un senso di urgenza che va ben oltre gli anni ’80. Guardandolo, non si può non pensare a quanto il fanatismo e la violenza anzitutto ideologica siano ancora tra noi. Gli eventi del 6 gennaio 2021 a Washington, le nuove forme di estremismo che si diffondono nell’ombra: “The Order” sembra gridare che certi segnali non vanno mai ignorati.
La regia è essenziale, diretta, senza fronzoli, mentre la tensione cresce inesorabile. La critica ha già parlato di un film “indimenticabile e inquietante”, di una prova d’attore per Jude Law che potrebbe segnare la sua carriera. Ma al di là delle recensioni, “The Order” è un film che non si guarda semplicemente: si vive.Lo trovate in streaming su Amazon Prime Video. E dopo averlo visto, provate a rispondere: quanto basta davvero perché la storia prenda la strada sbagliata?
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Testo di © Gianluca Sposito. Tutti i diritti riservati.
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