“Eterno visionario”, diretto da Michele Placido, è un film necessario.

Non solo perché restituisce al grande pubblico un lato poco conosciuto di Luigi Pirandello, ma perché lo fa con passione, grazia e un coraggio non comune nel raccontare la fragilità di un genio.

Il film è un viaggio onirico e sensoriale, pieno di passione e vitalità, capace di entrare nelle pieghe più intime dell’uomo oltre l’autore.

Vediamo un Pirandello tormentato, diviso tra passato e presente, logorato dai ricordi e dalle ossessioni, incastrato in rapporti familiari dolorosi e mai pacificati.

🔹 Da una parte, Antonietta, la moglie affetta da gravi disturbi psichici.

Una figura dolorosa e centrale, resa sullo schermo da Valeria Bruni Tedeschi con una potenza drammatica rara: l’attrice porta alla luce una Antonietta inquieta, paranoica, intensamente umana.

Una prova attoriale straordinaria, che da sola merita la visione.

🔹 Dall’altra, Marta Abba, la giovane attrice musa ispiratrice e ultimo amore intellettuale di Pirandello, simbolo della sua fame di assoluto.

In mezzo, un uomo. E una mente.

Un innovatore autentico, così avanti da non essere compreso in pieno dai contemporanei, un artista che ha scardinato convenzioni, identità, realtà, teatro.

🎭 Fabrizio Bentivoglio è, come sempre, una garanzia: dà corpo e voce a un Pirandello complesso, misurato, in costante disequilibrio tra rigore e tormento.

Un film che non racconta un’agiografia, ma scava, mette in dubbio, umanizza. E che, finalmente, ci fa vedere Pirandello da dentro.

🎬 “Eterno visionario” è disponibile su Sky.


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