Ma non sarebbe meglio viaggiare per dimenticare? No, e vi spiego perché.

Dimenticare: verbo che etimologicamente indica l’uscir di mente, recando con sé un senso di abbandono, malinconia, tristezza.

Però oggi voglio usarlo per sorridere: avete idea di quante cose vengono dimenticate negli aeroporti? Il dato è davvero incredibile. A Roma l’hangar degli oggetti smarriti è grande oltre 700 metri quadri, e dentro vi si trova di tutto: smartphone, tablet, certo, ma anche Rolex falsi, Rolex autentici, bambole gonfiabili, vibratori, seghe elettriche, urne con ceneri (!). Oltre ad un’infinità di più scontate valigie e trolley.

Ma concludiamo questa storia ricordando anche chi arriva all’imbarco con qualcosa di ingombrante (il triciclo del figlio, una lavatrice da campeggio, la chitarra usata sulla spiaggia) e, messo di fronte alla dura realtà degli imbarchi, è costretto a separarsi da quel bene, e ad abbandonarlo in un angolo dello scalo. E dimenticare.

https://www.repubblica.it/economia/2023/03/16/news/lavatrici_oggetti_per_il_piacere_urne_cinerarie_aeroporti_e_boom_di_oggetti_smarriti_via_allasta-392118666/


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