È la capacità di motivare se stessi, la capacità di persistere e perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, la capacità di controllare gli impulsi e di rimandare la gratificazione ed infine, la capacità di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza impedisca di pensare, di essere empatici e di ‘sperare’ (Daniel Goleman, 1996).
Lo schema dell’intelligenza emotiva si basa su cinque competenze principali: autoconsapevolezza, autoregolazione, consapevolezza dell’altro, motivazione e gestione delle relazioni.
Oggi è quanto mai fondamentale, in qualunque contesto: dal lavoro allo sport, alle relazioni umane in genere.
Anche nella realizzazione di un discorso, scritto o orale, è fondamentale disporre di una buona dose di intelligenza emotiva: in mancanza, nessun discorso potrà mai essere adeguatamente costruito ed efficacemente trasmesso.
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© Gianluca Sposito