Ora disponibile su Amazon Prime Video “La vergine di cera” (The Terror, 1963), film d’atmosfera che merita di essere riscoperto non solo per le sue tinte horror-gotiche, ma anche perché è uno dei primissimi ruoli da protagonista per un giovanissimo Jack Nicholson.

Siamo negli anni in cui Roger Corman sforna film a basso budget ma ad altissimo tasso creativo: questo, in particolare, è stato girato in pochissimi giorni, approfittando dei costumi e delle scenografie avanzate da I racconti del terrore. Alla regia, oltre a Corman, misero mano anche Francis Ford Coppola, Jack Hill e persino lo stesso Nicholson: il caos produttivo si avverte, ma contribuisce al fascino del film.

La trama? Un ufficiale napoleonico (Nicholson) si ritrova in una tetra residenza nobiliare costiera, dove aleggia il mistero di una donna che assomiglia a una figura del passato. Boris Karloff, icona dell’horror, interpreta il padrone di casa, ambiguo e tormentato. Il film oscilla tra allucinazione, dramma gotico e mistero spettrale, in un’ambientazione decadente che anticipa molte suggestioni del cinema horror degli anni ’70.

Un film che vale la visione, se non altro per assistere a uno dei primi confronti sullo schermo tra il “mostro sacro” Karloff e un Nicholson agli esordi, già capace di bucare lo schermo.

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© Gianluca Sposito


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