Questa foto è del 2021 e documenta il Natale della famiglia del deputato repubblicano Andy Ogles assieme alle proprie armi automatiche. Solo che il deputato Ogles rappresenta anche l’area di Nashville, dov’è avvenuta l’ultima strage (in una scuola). All’epoca il deputato aveva fatto circolare la foto spiegando che “le armi trattengono le interferenze del male”. “Le armi” – scriveva – “meritano un posto d’onore con tutto ciò che è buono”.
In questi giorni quella stessa foto è stata ripresa, su Twitter, dal padre di una vittima delle tanti stragi americane; e ha ripreso a girare, virale, sui social. Ma la sua retorica visuale è mutata, diametralmente rovesciata. Il ragionamento sintetizzato e trasmesso dalla foto, senza bisogno di alcun testo (perché è questo il meccanismo della retorica visuale), è divenuto esattamente l’opposto di quello del suo ideatore. E questo può appunto accadere molto più facilmente con un’immagine che con un testo.
Le immagini sono strumenti molto potenti, e non sempre fedeli al proprio creatore.
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© Gianluca Sposito