Per Venezia anche quest’anno sono passati attori italiani straordinari. Non mi è sembrato, tuttavia, di vedere molte attrici italiane.
Ammettiamolo: sul red carpet si è visto di tutto – influencer e gente che nulla ha a che vedere con la settima arte – ma attrici, italiane e con ruoli forti, non mi pare proprio.
Da tempo si sostiene che scarseggino ruoli al femminile, e che questo sia un riflesso della società (che penserebbe al maschile).
E proprio quest’anno Venezia 81 ha celebrato, con la mostra “Dive & Madrine”, la donna tra cinema e moda, ricordando Silvana Mangano, Sophia Loren, Alida Valli, Stefania Sandrelli, Claudia Cardinale, Virna Lisi, Mariangela Melato e Monica Vitti.
Ma, per quanto possano comunque esserci in giro bravissime attrici italiane (e ce ne sono), il problema rimane sempre la scrittura (delle storie): fatte poche eccezioni, una scrittura troppo maschile, troppo perbenista e, alla fine, troppo banale.
In un mondo di rinnovato machismo, edulcorazione e perbenismo, anche al cinema dobbiamo rassegnarci all’idea che Catwoman non avrà mai le stesse possibilità di Batman?
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© Gianluca Sposito