Un sonetto dedicato alle tante vittime dello scrolling… 😀

IL PRIGIONIERO DEL TIKTOK

Tic-toc, tic-toc… lo schermo si fa abisso,
scorrono immagini senza ragione,
volti che ballano, labbra in frizione,
vuoto che incanta e tesse il suo nesso.

Scorri, consuma, fermarti è un delitto,
un gesto, un filtro, un’eco banale,
tutto si muove in ritmo spettrale,
tic-toc, tic-toc… e il senso è relitto.

Occhi incollati, cervello che cede,
il tempo svanisce, si scioglie in un lampo,
tra un trend che ritorna e un meme che ci crede.

E mentre la vita si spegne sullo sfondo,
tu resti sospeso nel moto che chiede:
tic-toc, tic-toc… e il nulla è il tuo regno.


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